Jannis Kounellis

Jannis Kounellis (Pireo, 1936 – Roma, 2017) è stato un pittore e scultore greco, naturalizzato romano, esponente di primo piano di quella che il critico Germano Celant ha definito Arte Povera. Ventenne, lascia la Grecia e si trasferisce a Roma per studiare presso l’Accademia di Belle Arti sotto la guida di Toti Scialoja, grande punto di riferimento per la sua formazione in ambito informale e per la conoscenza dell’espressionismo astratto. Nel 1960 esordisce allestendo presso la galleria “La Tartaruga” di Roma la sua prima mostra per-sonale. I suoi primi lavori presentano segni tipografici su sfondo chiaro, che alludono alla creazione di un nuovo linguaggio artistico, accessibile e comprensibile a tutti.

A partire dal 1967, Kounellis partecipa alle prime mostre ideologicamente vicine al movimento dell’Arte Povera, da cui emerge l’impiego innovativo di materiali e oggetti di uso comune, volto a voler ripensare la funzione dell’arte in una prospettiva del tutto nuova, priva di concessione alla mera rappresentazione. A partire dagli anni ’70, l’entusiasmo e lo sperimentalismo dimostrato si caricano di un sentimento diverso, frutto del disincanto e della frustrazione provati a seguito del fallimento delle potenzialità innovative dell’Arte Povera, inglobata nelle dinamiche di mercato. Partecipa nel 1972 alla sua prima Biennale a Venezia. Negli anni successivi, segnati da questo senso di amarezza, fino ai più recenti, è protagonista di numerose mostre internazionali.